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Statuto Piccola Fraternita' Fracescana

 

 

Art. 1 PICCOLA FRATERNITA’ FRANCESCANA

Noi sottoscritte Cristina Ramponi, Paola Quaglia e Sara Misuri, costituiamo in data 08 Settembre 2019, festa della natività di Maria Vergine, un’associazione privata femminile di fedeli, denominata “Piccola Fraternità Francescana”, chiedendone l’approvazione e la benedizione al nostro Vescovo S.E. Mons. Antonio Napolioni.

 

Art. 2 SPIRITO E CARATTERISTICA

«Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio». 1Cor 1, 27-29

Ci proponiamo nel nostro cammino di sostenerci in modo fraterno nell’impegno di conformarci a Gesù nostro Signore. Sperimentando in noi l’inutilità e la piccolezza crediamo che a salvarci non siano la scienza, il potere o l’organizzazione, ma solo Gesù Cristo fatto uomo che si fa amico degli indegni, degli ultimi, degli ignoranti, dei peccatori e di tutti gli scartati. Esprimiamo tutto ciò attraverso una forma particolare di vita consacrata in castità, povertà, obbedienza, di tipo contemplativo attivo, nell’ambito della spiritualità francescana.

 

Art. 3 STRUTTURA

La nostra particolare forma di vita francescana si fonda su tre cardini: PREGHIERA, FRATERNITA’, LAVORO/APOSTOLATO

PREGHIERA

«Egli era solito dividere e destinare il tempo che gli era concesso, per acquistar grazie, secondo che gli sembrava più opportuno, una parte per il bene del prossimo, l’altra riservata alla beata solitudine della contemplazione».FF479

S. Francesco scelse un genere di vita che unisce in sé la preghiera e la proclamazione della salvezza; così la nostra vita di preghiera vuole essere compenetrata di spirito apostolico e la nostra vita apostolica di spirito di preghiera. La preghiera è il fondamento della nostra spiritualità, è per noi indispensabile e determinante in tutti i momenti della vita.

dell’anima, non spengano lo spirito della santa orazione e devozione al quale devono servire tutte le altre cose temporali» FF88.

Sulle orme di Francesco d’Assisi, ci dedichiamo ogni giorno con animo lieto alle nostre occupazioni a gloria di Dio, fuggiamo l’ozio e prestiamo alle sorelle della fraternità ed anche ad altri, in spirito di solidarietà, il nostro servizio. Non intendiamo fare del lavoro il nostro primo obiettivo in quanto poniamo ogni realtà e attività umana a servizio dello spirito di preghiera: infatti è lo Spirito del Signore che ispira ogni preghiera e opera buona.

Intendiamo appartenere pienamente alla Chiesa di Cremona e ci rendiamo disponibili a collaborare con il Vescovo per il servizio alla Diocesi.

Il nostro apostolato mira essenzialmente a favorire e a custodire nel popolo di Dio lo spirito di preghiera (forme di preghiera comunitaria, adorazioni eucaristiche, meditazioni sulla Parola, missioni popolari, etc.).

Con particolare attenzione ai segni dei tempi e alle esigenze del territorio assumiamo quei servizi che ci sono richiesti dalle necessità della Chiesa e degli uomini, purché siano coerenti con la nostra forma di vita. Volentieri prestiamo ascolto e assistenza alle persone che la Provvidenza ci fa incontrare: coloro che bussano alla nostra porta, gli indigenti, i malati, i sofferenti e tutti i bisognosi di aiuto materiale e spirituale.

«A noi si addicono soprattutto le attività che più chiaramente manifestano la povertà, l'umiltà e la fraternità; non reputiamo infatti alcun lavoro meno dignitoso o di minor valore rispetto agli altri. Per rendere più fruttuosa per noi e per gli altri la grazia del lavoro, procuriamo, nella varietà delle attività, di conservare l'indole comunitaria, pronti ad aiutarci reciprocamente lavorando insieme, e progredendo così anche nella conversione del cuore. E inoltre teniamo sempre in mente la nostra vocazione apostolica, affinché per mezzo di ogni nostra attività diamo agli uomini testimonianza di Cristo». (Da Le costituzioni dei Frati Minori Cappuccini n°83).

Art. 4 OSPITALITA’

La nostra fraternità inoltre offre una forma particolare di accoglienza a quelle persone che desiderano condividere la nostra forma di vita e a quanti, anche temporaneamente, cercano spazi di preghiera, di raccoglimento, di verifica e di ascolto profondo della Parola di Dio, per rinnovare o alimentare la propria vita di fede.

 

Art. 5 CONSIGLI EVANGELICI

Sull’esempio di s. Francesco intendiamo vivere secondo lo spirto di povertà evangelica che si concretizza nell’accontentarci dello stretto necessario, affidandoci alla Provvidenza per la nostra sussistenza.

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Inoltre offriamo tutto di noi stesse nel voto di castità per amare e servire Gesù in ogni persona con cuore gratuito e indiviso.

Infine, nel voto di obbedienza, accogliamo la volontà di Dio che si rivela a noi attraverso le mediazioni umane, prima di tutto al vescovo e al Magistero della Chiesa. Desideriamo esprimere la nostra identità di persone consacrate secondo la spiritualità francescana indossando un semplice saio con cingolo e corona del rosario.

CONCLUSIONE

«Egli riteneva di dover osservare, venerare e seguire in tutto e sopra ogni cosa gli insegnamenti della santa Chiesa romana, nella quale soltanto si trova la salvezza. Rispettava i sacerdoti e nutriva grandissimo amore per l’intera gerarchia ecclesiastica». FF 432

A Francesco stava a cuore seguire fedelmente il magistero della Chiesa, quale custode della Parola di Dio e della vita evangelica.

Riconoscendoci in questa eredità spirituale, desideriamo camminare sulle tracce della Chiesa, per la quale sentiamo particolare devozione, riconoscendola nostra Madre.

Per realizzare fruttuosamente la nostra missione evangelica nella Chiesa, ci impegniamo a vivere fedelmente la nostra vocazione alla contemplazione e all’azione, imitando Gesù che trascorreva la sua vita nella preghiera e nell’opera di salvezza.

Desideriamo dare il nostro contributo al bene della Chiesa locale attraverso innanzitutto la nostra presenza fraterna e profetica, offrendo collaborazione, secondo il nostro carisma, al Vescovo, per offrire al popolo di Dio e a tutta la comunità umana il nostro servizio apostolico, certe che la sottomissione di tutti all’unico Capo visibile è la garanzia più sicura dell’unità della Chiesa.

Siamo aperte a dare il nostro contributo ad altri ordini religiosi, preferibilmente francescani, qualora ci venisse richiesto, purché pertinente con il nostro stile di vita.

Pregare è per noi respiro. Respiro che è “ascolto” cioè lasciare a Dio l’iniziativa di parlare, perché «Egli ci ha amati per primo»(1Gv 4,19).

Il centro della nostra esperienza di preghiera personale e comunitaria è la celebrazione eucaristica quotidiana. Inoltre insieme alla Chiesa, celebriamo integralmente la Liturgia delle Ore, associandoci alla lode e alla supplica di Cristo. Aspetto essenziale della celebrazione della Liturgia delle Ore è di essere veramente fraterna, cercando cioè, soprattutto, la consonanza dello spirito (“… e che i chierici dicano l’ufficio con devozione davanti a Dio, non preoccupandosi della melodia della voce, ma della consonanza della mente, così che la voce concordi con la mente, la mente poi concordi con Dio, affinché possano piacere a Dio mediante la purezza del cuore, piuttosto che accarezzare gli orecchi del popolo con la mollezza della voce” FF 227)

Crediamo che l’incontro di preghiera nello stesso luogo, ad una sola voce, con lo stesso cuore ci conduca in un contesto di carità con al centro il Cristo.

FRATERNITA’

«Com’era ardente l’amore fraterno dei nuovi discepoli di Cristo! Quanto era forte in essi l’amore per la loro famiglia religiosa! Ogni volta che in qualche luogo o per strada, come poteva accadere, si incontravano, era una vera esplosione del loro affetto spirituale, il solo amore che sopra ogni altro amore è fonte di vera carità fraterna. Ed erano casti abbracci, delicati sentimenti, santi baci, dolci colloqui; modesto il sorriso, lieto l’aspetto, l’occhio semplice, l’animo umile, il parlare cortese, gentili le risposte, identico l’ideale, pronto ossequio e instancabile reciproco servizio». FF 387

Siamo convinte che «La comunione fraterna, in quanto tale, è già apostolato, contribuisce cioè direttamente all’opera di evangelizzazione. Il segno per eccellenza lasciato dal Signore è infatti quello della fraternità vissuta: ”Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli se avrete amore gli uni per gli altri“(Gv 13,35)» (cfr. La vita fraterna in comunità n° 54; 1994- Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica) .

In questa luce ci accogliamo reciprocamente in spirito di carità e di verità con l’impegno di aiutarci a vivere il nostro carisma.

La nostra Fraternità si concretizza nel mettere tutto in comune per quanto riguarda il vitto, il vestito e le altre cose necessarie.

Manteniamo rapporti di fraterna spontaneità tra di noi e conserviamo una vicinanza con le persone che andiamo incontrando.

LAVORO/APOSTOLATO

«I frati ai quali il Signore ha concesso la grazia di lavorare, lavorino con fedeltà e devozione, così che, allontanato l’ozio, nemico

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