top of page
  • Immagine del redattorePFF

Via crucis: prima settimana di Quaresima

Aggiornamento: 22 feb 2021



Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.


Signore Gesù Cristo, nel tuo cammino verso Gerusalemme, per ben tre volte hai voluto preannunciare ai tuoi discepoli che stavi andando nella Città Santa dove avresti trovato rifiuto, condanna e morte, ma il terzo giorno saresti risorto. Lungo il cammino hai pure invitato ognuno di noi a prendere ogni giorno la propria croce e seguirti, ci hai ricordato che il seme, per portare frutto, deve cadere a terra e morire e ci hai fatto capire che solo chi offre la propria vita entrerà con te nella Vita, quella vera, quella piena, quella beata, quella eterna e di eterna comunione nell’amore. Aiutaci a prendere sul serio il tuo invito, per imparare a leggere tutto alla luce della Pasqua, e per riuscire a seguire le tue orme arrivando a fare della nostra vita un dono, assieme a te, che col Padre e lo Spirito Santo vivi e regni e sei glorificato, Dio onnipotente, per tutti i secoli dei secoli.

R. Amen.


Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.



PRIMA STAZIONE


Gesù è condannato a morte


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Disse loro Pilato: “Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?”. Tutti gli risposero: “Sia crocifisso!”. Ed egli aggiunse: “Ma che male ha fatto?”. Essi allora urlarono: “Sia crocifisso!”. Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso (Mt 27,22-23.26).



Meditazione:

Chi vuole il vero bene dell’uomo, non può piacere a quegli uomini che vogliono strumentalizzare le persone secondo un loro pensiero esclusivamente egoistico.

Gesù è da eliminare perché vuole portare al vero bene ogni persona.

Chi vogliamo essere noi? Quelli che vogliono vivere del vero bene oppure quelli che eliminano i fratelli che ci disturbano?


Santa Madre deh voi fate…



SECONDA STAZIONE


Gesù è caricato della croce


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: “Salve, re dei Giudei!”. E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo (Mt 27,27-31).


Meditazione:

Signore Gesù, aiutaci a lasciarci spogliare del nostro ego, della presunzione che “punta il dito” verso gli altri. Difendici dagli inganni del nemico, dalle false certezze che creano divisione dentro e fuori di noi, dalla superbia spirituale che ci fa sentire migliori di tutti. Liberaci dallatristezza, dall’ amarezza che a volte condiziona il nostro vivere, dalla sfiducia che ci fa indossare maschere e divise. Tu ci ami così come siamo. Il tuo perdono guarisce e rinnova i nostri cuori. Vogliamo umilmente lasciarci prendere in braccio da Te per scoprire sempre di più la gioia della vita cristiana.


Santa Madre deh voi fate…



TERZA STAZIONE


Gesù cade per la prima volta


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti (Is 53,4-5).


Meditazione:

Signore Gesù, ti guardo mentre sali il Calvario portando la croce. Forse - anche per te - il peso delle “nostre sofferenze”, dei “nostri dolori”, dei “nostri delitti”, delle “nostre iniquità”, la violenza del nostro male è troppo, al punto da schiacciarti, da farti cadere. Ma non sei solo. Il Padre è con te. Quante volte - lungo il cammino - l’avrai invocato, supplicato, quanto hai gridato a Lui, mettendo nelle sue mani la tua angoscia. E il Padre si è manifestato, come Lui solo sa fare, con la sua “mano potente”. Per questo - ogni volta - ti sei rialzato e sei arrivato fino in fondo.

Quelli che ti stanno attorno ti giudicano “castigato, percosso da Dio e umiliato”, mentre tu stai facendo l’esperienza di una inaudita vicinanza con il Padre.


Santa Madre deh voi fate…



QUARTA STAZIONE


Gesù incontra la Madre


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Simeone parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore (Lc 2,34-35.51).


Meditazione:

Anche per te Maria tutta la vita di Gesù è stata un segno di contraddizione. La sua nascita in una grotta, la fuga in Egitto, le continue incomprensioni e i rifiuti durante il suo ministero, fino alla condanna a morte. Ma, in tutti questi eventi, hai continuato a credere nella fedeltà di Dio, che non ha mai abbandonato il suo popolo. Hai conosciuto Gesù e hai imparato a fidarti di Lui, anche quando con Lui hai patito la passione. Aiutaci o Madre a incontrare e conoscere Cristo nella nostra vita.


Santa Madre deh voi fate…



QUINTA STAZIONE


Gesù è aiutato dal Cireneo


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di Gesù (Mt 27,32). Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Mt 16,24).


Meditazione:

Gesù si fa aiutare … e il Cireneo, anche se obbligato a compiere questo gesto di carità, sarà sicuramente ricompensato. La prima ricompensa è l’incontro con Gesù …. l’incontro che cambia la vita!

Aiutaci signore Gesù ad essere strumenti della tua carità verso il prossimo, ma donaci anche l’umiltà di accogliere l’aiuto degli altri. San Paolo dice che c’è più gioia nel dare che nel ricevere … permettiamo anche agli altri di gustare questa gioia.


Santa Madre deh voi fate…



SESTA STAZIONE


La Veronica asciuga il volto di Gesù


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene compiacere Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia (Is 53,2-3).


Meditazione:

Il tuo volto sfigurato allontana i nostri sguardi. Non rappresenta quella bellezza che compiace gli occhi senza metterci in discussione. Ma il tuo è il volto dell’amore, di chi ha voluto prendere su di sé tutto il brutto della nostra vita, che non abbiamo neanche il coraggio di guardare e davanti al quale ci copriamo la faccia. Tu, o Signore, non hai ribrezzo della nostra miseria. La vedi e la vuoi, per darci Te, la tua vita. La Veronica ha riconosciuto l’amore e ha voluto consolarlo.


Santa Madre deh voi fate…



SETTIMA STAZIONE


Gesù cade per la seconda volta


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Noi non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, come noi, escluso il peccato (Eb 4,15).


Meditazione:

Signore Gesù cadi per la seconda volta!! E … sotto il peso della croce ti rialzi! Le nostre cadute ci mettono davanti i nostri limiti, le nostre debolezze, il nostro orgoglio perché, umanamente, non si vorrebbe mai cadere … e più non si vorrebbe e più ci si fa male! Non vogliamo accoglierci così come siamo, ma tu ci ami e il tuo amore guarisce … proprio dove noi ci rifiutiamo.


Santa Madre deh voi fate…



OTTAVA STAZIONE


Le donne di Gerusalemme piangono su Gesù


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato... Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?” (Lc 23,27-29.31).


Meditazione:

Grazie Signore Gesù per la tua parola un po’ forte, che ci scuote, cha magari ci fa anche un po’ male, ma che ci aiuta a rientrare in noi stessi, a metterci nella verità. Quante volte ci affliggiamo per il male del mondo, per i peccati degli altri, “piangiamo su di te” e quanto poco su noi stessi, sul male che abbiamo dentro e che facciamo noi. Sembra tanto difficile guardarci nella verità finché non incontriamo il tuo sguardo d’Amore che si volge “sull’umile e su chi ha lo spirito contrito”. è un dono da chiederti: Signore abbi pietà anche dei nostri cuori induriti e orgogliosi.


Santa Madre deh voi fate…



NONA STAZIONE


Gesù cade per la terza volta


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


“Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore” (Mt 11,28-29).


Meditazione:

La fragilità umana e la sua debolezza e precarietà, lasciate a se stesse sono decisamente un calvario che si vorrebbe evitare sempre, ma in Gesù diventano la nostra forza vitale.

È quando sono debole che sono forte, tutto posso in colui al quale ho creduto.

Senza di me non potete far nulla.

Grazie Gesù di essertiaddossato la nostra umanità riempiendola di te.


Santa Madre deh voi fate…



DECIMA STAZIONE


I soldati si dividono le vesti di Gesù



Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cucitura, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte (Gv 19,23-24).


Meditazione:

Signore Gesù, siamo giustificati dicendo che non siamo responsabili della tua condanna solo perché non eravamo lì? Quante volte abbiamo condannato? Quante volte con le nostre parole e atti abbiamo strappato le vesti a qualche fratello o sorella e le abbiamo tagliate? Vogliamo giustiziare chi ha “osato” dirci o farci qualcosa. Forse abbiamo scusanti quando togliamo la dignità a qualcuno dimenticando che Tu hai dato la vita per tutti?Non siamo perfetti o esenti da colpe. Fai luce nei nostri cuori, riscaldali. Gesù sei via, verità e vita, grazie per la tua offerta di amore e salvezza.


Santa Madre deh voi fate…



UNDICESIMA STAZIONE


Gesù inchiodato sulla croce


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte. Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!”. Ma l’altro lo rimproverava: “Neanche tu hai timore di Dio benché condannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male”. E aggiunse: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso” (Lc 23,33-43).


Meditazione:

Signore Gesù, mi fermo davanti alla tua crocefissione e rimango senza parole. È una scena assurda, quasi ridicola. C’è un uomo disarmato, in silenzio, inerme, immobilizzato dai chiodi e sotto la croce una folla numerosa (i soldati, il popolo, i capi del popolo) armata, che urla, che insulta, che si accanisce. Bastavano poche persone per crocifiggerti!

Questa è la verità del male che vive nel nostro cuore e ne facciamo la triste esperienza. È più grande di noi, inspiegabile e quando prende il sopravvento veramente non sappiamo cosa stiamo facendo e fino a dove possiamo arrivare.

Ma tu Signore ci conosci e le tue parole sono di una profondità meravigliosa. Non solo continui a chiedere al Padre di perdonarci, ma addirittura ci giustifichi ai suoi occhi:

“Davvero non sanno quello che fanno”!


Santa Madre deh voi fate…



DODICESIMA STAZIONE


Gesù muore sulla croce


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: “Ho sete”. Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: “È compiuto!”. E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Venuti [i soldati] da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua (Gv 19,28-30.33-34).


Meditazione:

Hai rimesso nelle mani di Cesare la giustizia e a Dio hai consegnato il tuo spirito. A te o Signore non è rimasto nulla, nemmeno le vesti. Nella tua vita ti sei donato al Padre e a noi fino in fondo, ti sei lasciato spogliare di tutto, senza paura di perdere. Anzi tu stesso hai consegnato tutto di te, fino a rimettere lo spirito nelle mani di Dio. Non hai voluto appartenerti, ma questa tua profonda povertà è per noi come una specie di tabernacolo, che ci mostra di che amore siamo amati. Aiutaci Signore a riconoscere e a lasciarci toccare radicalmente da questo amore.


Santa Madre deh voi fate…




TREDICESIMA STAZIONE


Gesù è deposto dalla croce


Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


C’erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo... Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato (Mt 27,55.57-58).


Meditazione:

Gesù hai donato la vita fino in fondo … più di così cosa potevamo chiedere al nostro Dio? Ti sei lasciato fare … e ora ti tolgono dal tuo trono di gloria: la croce!

La croce si vorrebbe sempre schivare perché spaventa …. ma sulla croce non si è mai soli: tu ci risali sempre con noi per accompagnarci alla risurrezione!


Santa Madre deh voi fate…



QUATTORDICESIMA STAZIONE


Gesù è deposto nel sepolcro



Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l’altra Maria (Mt 27,59-61).


Meditazione:

A volte è proprio un grande dolore a scavare nella roccia del nostro cuore uno spazio vuoto come un sepolcro, sul quale mettiamo una pietra e dal quale prendiamo le distanze per non sentire più quel dolore. Crediamo che tutto sia finito per sempre, che niente sarà più come prima.

Come un flash quest’immagine del Vangelo riaccende la speranza, perché il sepolcro non è solo il luogo di desolazione e di morte ma soprattutto di Resurrezione. Allora comprendo che tu Gesù non hai dimenticato, che niente è andato perduto che tu hai custodito tutto e che in te tutto tornerà a vivere. Non so bene come, magari non come conosco io ma, molto di più, come hai pensato tu da sempre.


Santa Madre deh voi fate…


CONCLUSIONE


Collochiamoci idealmente dentro l’Edicola del Santo Sepolcro a Gerusalemme, nel luogo che ha accolto fisicamente il corpo di Gesù dalla sera del Venerdì Santo fino al mattino di Pasqua e lo ha visto passare dalla morte alla risurrezione. Sostiamo per qualche istante in silenzio in atteggiamento di adorazione.

Quindi preghiamo:

Signore Gesù, appoggio le mani e la fronte

su questa coperta di marmo

che riveste e preserva la roccia

sulla quale il tuo corpo tre giorni

ha provato l’umana esperienza

del nostro deporre la vita e morire

consegnati al mistero supremo.


So che qui hai varcato la soglia

per entrare nel buio del nulla,

nell’angoscia di vivere appena

la breve giornata dell’erba,

nel nostro destino di morte.


So che qui, tra la notte e l’aurora,

lievito di eterno dentro il tempo,

hai dissolto per sempre la morte,

per riportarci finalmente al Padre,

che è grembo ed approdo di tutto.


Appoggio le mani e la fronte

su questa coperta di marmo,

mi inginocchio e bacio la pietra

e sento che qui posso credere,

che posso fidarmi e affidarmi

che qui posso attingere speranza di eternità

nell’amore più forte della morte.

Amen.

Pater, Ave, Gloria.


Benedizione finale














Comments


bottom of page