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QUARESIMA 2022 - VIA CRUCIS VI SETTIMANA

VIA CRUCIS VI SETTIMANA DI QUARESIMA 2022


O Dio vieni a salvarmi

R: Signore vieni presto in mio aiuto

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo

R: Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli.

Amen.


CANTO

IO SONO CON TE, NEL TUO CUORE SONO CON TE

IO CERCO TE, NEL TUO CUORE CERCO TE.

Son venuto e ti ho dato la vita,

nelle tue mani il mio corpo e il mio sangue,

ho sofferto con te nel dolore

per donarti l'amore più grande.

IO SONO CON TE, NEL TUO CUORE SONO CON TE

IO CERCO TE, NEL TUO CUORE CERCO TE.



INTRODUZIONE

Padre sapiente e misericordioso, donaci un cuore umile e mite per ascoltare la parola del tuo Figlio, per seguirlo ogni giorno, con generosità e fedeltà, sulla via della Croce nel dono della vita e per accoglierlo e servirlo con umiltà come ospite nella persona dei nostri fratelli e delle nostre sorelle.

Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.


Santa Madre deh voi fate…


PRIMA STAZIONE

Il bacio di Giuda

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Gesù, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione». Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?». (Lc 22, 45-48)


Meditazione:

Signore Gesù, nella solitudine del Getsemani arriva Giuda con le guardie per tradirti e consegnarti alle autorità religiose. Sicuramente Giuda non voleva consegnarti ad una morte così dolorosa. Come segno di riconoscimento ti bacia! Che paradosso: ti tradisce con un gesto di affetto: forse l’avrà fatto per farti capire che faceva tutto questo con un’intenzione di bene? Difficile pensarlo!!! Molte volte non si ha coscienza delle conseguenze delle scelte che si fanno! Ma quello che mi stupisce di più è che tu, Gesù, hai ricevuto questo bacio, hai accolto Giuda … Se solo Giuda avesse avuto il coraggio e la forza di incontrare il tuo sguardo d’amore!!! … avrebbe gioito con te e gli altri apostoli quando sei apparso Risorto! Ma anche adesso non voglio mettere limiti alla tua Provvidenza … perché con te il male non ha alcun potere … ma Tu lo trasformi in bene … in un bene più grande!

Santa Madre deh voi fate…



SECONDA STAZIONE

Le lacrime di Pietro

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Pietro seguiva Gesù da lontano. Avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno; anche Pietro sedette in mezzo a loro. Una giovane serva lo vide seduto vicino al fuoco e, guardandolo attentamente, disse: «Anche questi era con lui». Ma egli negò dicendo: «O donna, non lo conosco!» … E in quell’istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente. (Lc 22,54-62)


Meditazione:

Benedette le lacrime di Pietro, perché nascono da un cuore pentito, da un cuore che è stato trafitto dal tuo amore. I suoi occhi hanno avuto la Grazia di incontrare i tuoi; quanto abbiamo bisogno di incrociare il tuo sguardo Signore e sentirci visti da te. Il tuo sguardo è uno sguardo d’amore, sempre, e se anche fa nascere un pianto amaro perché fa luce sulla nostra miseria, è sempre uno sguardo benefico che porta guarigione e consolazione. “E fissatolo lo amò” …. Quanto abbiamo bisogno del tuo sguardo Signore!

Santa Madre deh voi fate…


TERZA STAZIONE

L’indifferenza di Erode e Pilato

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, disse loro: «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». (Lc 23, 13-16)


Meditazione:

Indifferenza sì, ma non solo. Esporsi per difendere un’innocente è

sempre un rischio: si può “avere dei problemi” o comunque rendersi “impopolari”. Io sono così diverso da Erode e Pilato? Avrei saputo fare di meglio? Non lo so. Signore, voglio solo chiederti perdono per la mia indifferenza, per la mia paura e infedeltà: donami la grazia di sentire dentro di me un cuore rinnovato che sa “rischiare” per amor Tuo, un cuore che si fida di Te, anche quando tutto ciò “mi costa”.

Santa Madre deh voi fate…


QUARTA STAZIONE

L’amore fedele della Madre

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. (Gv 19, 25-27)


Meditazione:

Signore Gesù chi ha il coraggio di rimanere ai piedi della croce … della Tua croce? Solo chi ti ama davvero e non ha paura di dimostrarlo. Ci vuole coraggio, il coraggio dell’amore fedele di una madre … della Madre!

Santa Madre deh voi fate…


QUINTA STAZIONE

La disponibilità di Simone di Cirene

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Mentre conducevano via Gesù, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. (Lc 23,26)


Meditazione:

Uno possibilmente la croce non se la va a cercare, ma sembrerebbe invece che la croce vada cercando te! Anche per Simone di Cirene le cose sono proprio andate così. Passava ed ecco “il fato” … ma nell’ottica di Dio è fato o “provvidenza?

Nella vita concreta di fronte agli eventi, il più delle volte, veniamo destabilizzati sulle nostre aspettative, ma dovremmo, nella fede, scoprire la provvidenza di Dio che ci introduce a condividere con Lui la medesima sorte: “se con Lui moriamo con Lui anche risorgeremo e regneremo”. La vita nuova ci viene offerta portando la croce, perché questa è la sapienza di Dio che sconfigge il mondo.

Santa Madre deh voi fate…


SESTA STAZIONE

La tenerezza della Veronica

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. (Lc 23, 55-56)


Meditazione:

La veronica, in mezzo a tanta violenza addosso e attorno a Gesù, compie un gesto di una tenerezza immensa. Il Cireneo era stato costretto a portare la croce di Gesù, mentre il gesto della Veronica è spontaneo, gratuito. L’amore si sceglie e la Veronica decide di farlo, facendosi strada tra la folla e i soldati per arrivare a lui. È un gesto apparentemente “inutile”, che non cambia l’esito delle cose, ma fa sentire il bene. C’è in lei un bisogno profondo - quasi incontenibile - di fare qualcosa per Gesù.

Il nostro amore per te, Signore Gesù, diventi pratico, concreto attraverso piccoli, semplici, coraggiosi, “inutili” atti di tenerezza verso le persone che ci vivono accanto.

Santa Madre deh voi fate…


SETTIMA STAZIONE

Barabba, un malfattore salvato

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

I capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo si misero a gridare tutti insieme: «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!». Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere. (Lc 23, 18-25)


Meditazione:

La Tua morte, o Signore, mi ha salvata! Donami questa sincera consapevolezza. È solo alzando lo sguardo verso Te, crocifisso, che posso riconoscere la mia miseria. E mi rendo conto che l’unica cosa che posso davvero offrirti, o Gesù, è il mio peccato.

Tu aspetti solo questo… per potermi dare, in cambio, tutto il Tuo Amore e il Tuo perdono.

Santa Madre deh voi fate…


OTTAVA STAZIONE

Il pianto e la fedeltà delle donne

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Seguiva Gesù una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?». (Lc 23, 27-31)


Meditazione:

Solo chi riceve l’amore è in grado di restituirlo: non si può regalare ad altri ciò che prima non si è sperimentato e accolto. In quel “gruppo di donne” possiamo esserci anche noi quando, vinti dalla Tua fedeltà e dalla Tua mitezza, riconosciamo che senza di te Gesù e senza il Tuo amore “non siamo nulla”. Donaci Signore la grazia di piangere lacrime “vere” che sanno chiederti perdono, lacrime umili e lacrime di gioia che sgorgheranno dai nostri occhi dopo aver incrociato il Tuo sguardo che risana, il tuo sorriso che rinnova i nostri cuori.

Santa Madre deh voi fate…

NONA STAZIONE

I soldati perdonati

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Insieme con Gesù venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori. Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte. (Lc 23, 32-34)


Meditazione:

Incredibile, ma vero! Si è mai udito simile cosa? Non si bada all’ingiustizia subita con tutte le conseguenze del caso, ma si è più concentrati a portare beneficio a colui che ti fa del male, che a considerare il male stesso che subisci. Umanamente e istintivamente parlando è assolutamente illogico ma l’amore di Dio per noi è qui che si manifesta nel suo massimo splendore a nostro favore, è qui che ognuno di noi conosce la più grande dichiarazione d’amore che mai persona possa ricevere: “ci ami fino alla fine”, “quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me”. Sì mi stai amando, ti sta amando, ci sta amando di un amore “da Dio”. Era proprio questo che ognuno di noi cercava: “chi mi amerà mai per quello che sono? … stupore…è Lui Gesù”.

Santa Madre deh voi fate…


DECIMA STAZIONE

L’attestazione dei capi

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». (Lc 23, 35-38)


Meditazione:

Signore Gesù, donaci di lasciarci provocare fino in fondo da te, fa che la tua stessa vita ci parli, che rompa l’orgoglio e l’indifferenza, che ci svegli dal profondo torpore in cui preferiamo rimanere pur di non cambiare le cose. Che la verità ci ribalti completamente, fino a riconoscere che con i nostri criteri non abbiamo concluso nulla e non abbiamo capito nulla. Donaci di arrenderci finalmente a te e di lasciarci risorgere dal tuo Amore!

Santa Madre deh voi fate…


UNDICESIMA STAZIONE

La fiducia del buon ladrone

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Uno dei malfattori appesi alla croce insultava Gesù: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena?

Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». (Lc 23, 39-43).


Meditazione:

Signore Gesù, donaci lo sguardo, umile e sincero, del buon ladrone, capace di cogliere la verità di sé stesso davanti a te, proprio mentre si trova sulla croce. Aiutaci a scoprire che mentre negli eventi della vita rimaniamo inchiodati alle nostre miserie, non siamo soli ma abbiamo accanto te, che conosci fino in fondo il nostro dolore perché, pur innocente, hai scelto di patire la stessa pena. Anche tra i malfattori ti possiamo incontrare, fin lì sei sceso perché potessimo fidarci di te e credere nella Risurrezione!

Santa Madre deh voi fate…


DODICESIMA STAZIONE

L’abbandono di Gesù al Padre

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò. (Lc 23, 44-46)


Meditazione:

Grazie Signore Gesù perché tutta la tua vita è stata un atto di abbandono e di fiducia verso il Padre, anche e soprattutto nell’ora più buia ed estrema. Sostienici nei nostri atti quotidiani, ordinari e straordinari, quando la vita ci propone di affidarci al Padre, perché sull’esempio tuo, non ci tiriamo mai indietro, non ci arrendiamo, ma scegliamo di rimettere tutto nella Sua Santa Volontà.

Grazie anche perché quando non ce la facciamo tu non ci condanni, ma ci rialzi e ci riprendi per mano, per aiutarci a percorrere il giusto cammino.

Santa Madre deh voi fate…


TREDICESIMA STAZIONE

La fede del centurione

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo. (Lc 23, 47-49)


Meditazione:

Centurione, tu che hai crocifisso Gesù, che eri al comando del plotone di esecuzione, tu che l’hai accompagnato dal palazzo di Pilato al Calvario, che cosa hai visto per credere? Forse – mentre magari lo stavi insultando anche tu – hai incrociato per un secondo i suoi occhi e nei suoi occhi hai conosciuto lo sguardo di Dio Padre sull’uomo, su di te, hai visto il dolore profondo del cuore di Dio per il male e il peccato dell’uomo, della creatura che è uscita dalle sue mani. E da quel momento il tuo sguardo non è più stato quello di prima.

Santa Madre deh voi fate…



QUATTORDICESIMA STAZIONE

Il coraggio di Giuseppe di Arimatea

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Vi era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, buono e giusto. Egli non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Era di Arimatea, una città della Giudea, e aspettava il regno di Dio. Egli si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel quale nessuno era stato ancora sepolto. Era il giorno della Parasceve e già splendevano le luci del sabato. (Lc 23, 50-54)


Meditazione:

Giuseppe di Arimatea ha avuto il coraggio di “andare oltre” il sistema, superando le regole stabilite. Il suo gesto di pietà nei Tuoi confronti, o Signore, è l’espressione di un cammino spirituale vissuto prima nel silenzio ma che, alla fine, è venuto alla luce. Ti chiedo o Dio di seguire il suo esempio: avere il coraggio di testimoniare la mia fede in Te, fino in fondo e senza paura dei pregiudizi.

Santa Madre deh voi fate…


Conclusione - La gioia della Pasqua

Dal Vangelo di Luca (24, 1-9).

Il primo giorno della settimana, al mattino presto le donne si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.

Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri”».

Preghiamo con Papa Francesco:

Il cammino della santità è una fonte di pace e di gioia che lo Spirito ci dona, ma nello stesso tempo richiede che stiamo con “le lampade accese” e rimaniamo attenti: «Astenetevi da ogni specie di male»; «vegliate»; non addormentiamoci.

Orazione conclusiva

O Dio, che nella passione del Cristo nostro Signore ci hai liberati dalla morte, eredità dell’antico peccato trasmessa a tutto il genere umano, rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio; e come abbiamo portato in noi, per la nostra nascita, l’immagine dell’uomo terreno, così per l’azione del tuo Spirito, fa che portiamo l’immagine dell’uomo celeste. Per Cristo nostro Signore.

Amen

Andiamo in pace

Rendiamo grazie a Dio




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