QUARESIMA 2023
La croce è per noi il ricordo della passione, morte e risurrezione del Signore nostro Gesù Cristo. Segno di dolore e di apparente sconfitta, ma è soprattutto segno di vittoria sul male e sulla morte, segno dell’amore di Gesù per noi.
PRIMA STAZIONE
Gesù è condannato a morte
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
«Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: "Crocifiggilo! Crocifiggilo!". Ed egli, per la terza volta, disse loro: "Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà". Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere.
(Lc 23,20-25)
Meditazione:
Di fronte a Gesù che è la verità mi si apre un bivio, una scelta a volte drammatica: ascoltare e dare fiducia alla Sua parola che mi chiede di accoglierLo come Re della mia vita, oppure rimanere in balia di quella gran voce che mi incita a toglierLo di mezzo, a lavarmene le mani, in fondo a rimandare il tempo della sincera conversione per non intraprendere la via della santità?
Aiutaci Signore a non giudicare chi ti elimina dalla propria vita, ma donaci sempre il desiderio di rinnovare l’amicizia con Te, perché anche noi ti condanniamo tutte le volte che non ascoltiamo la Tua parola e facciamo a modo nostro.
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
SECONDA STAZIONE
Gesù prende su di sé la croce
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù in mezzo. (Gv 19,17-18)
Meditazione:
Primo presero Gesù
Secondo lo caricarono della croce
Terzo itinerario sul Calvario, verso l’esecuzione di morte
Quarto trattato da malfattore, da maledetto
Tutto parrebbe che gli sia imposto, ma Gesù stesso aveva ricordato: “nessuno mi può togliere la vita perché sono io che ho il potere di donarla e di riprenderla di nuovo”.
Questo rimane dunque un atto d’amore incondizionato che dà speranza a tutti i fallimenti dell’umanità raggiunti dalla presenza di Gesù, perché essi diventino tutti suoi, per poi farli risorgere a vita nuova.
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
TERZA STAZIONE
Gesù cade la prima volta
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. (Is 53, 4-5)
Meditazione:
Signore questa Parola inizia con “Eppure” … Davvero Signore per amore mio, per amore di tutta l’umanità hai fatto tutto questo: ti sei caricato delle nostre sofferenze, ti sei addossato dei nostri dolori, sei stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità, per le tue piaghe noi siamo stati guariti! Sei caduto e cadi sempre e soltanto per rialzarci … “Eppure” non ho ancora capito niente del tuo amore per me! Donami la grazia di un cuore contrito che riconosca che non ha alcun merito se non quello di essere giustificato da te!
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
QUARTA STAZIONE
Gesù incontra Maria, sua madre
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
«Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: "Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione- e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori".» (Lc 2,35).
Meditazione:
Signore Gesù la tua Parola accolta dentro di noi è come una spada che trafigge l'anima, che fa emergere i nostri pensieri, ciò che siamo realmente e che neanche noi stessi magari conosciamo. Spesso fuggiamo da questa Parola sia da quella scritta, sia da quella incarnata nei fratelli e nelle sorelle, perché abbiamo paura di scoprire chissà che cosa. Ci dimentichiamo che siamo stati creati a tua immagine e somiglianza e che oltre le tenebre del nostro cuore c'è una bellezza da svelare e soprattutto da vivere, da incarnare. Maria è arrivata alla profondità del mistero, lo ha accolto totalmente in sé; la sua maternità e la sua dolcezza ci accompagnino in questo cammino che ci spaventa tanto, ricordandoci che la meta è la vita, la bellezza, sei tu!
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
QUINTA STAZIONE
Il Cireneo aiuta Gesù a portare la croce
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa "Luogo del cranio". (Mc 15, 21-22)
Meditazione:
È bello Gesù aiutare un fratello quando questa esperienza ci fa sentire utili. Sapere che i propri doni possono essere messi a disposizione per il bene di altri è qualcosa che gratifica, tanto che si corre il rischio di dimenticare che in realtà ogni bene viene da te e che permetti che noi, in modo imperfetto, lo compiamo ma per far conoscere te, la tua profonda misericordia che vuole arrivare a ciascuno di noi, perché ne siamo tutti bisognosi, sia quando siamo noi a fare il bene, sia quando lo riceviamo. Il Cireneo si è trovato costretto ad aiutarti a portare una croce che non avrebbe mai voluto prendere, ma solo così ti ha incontrato. Aiutaci Signore ad accogliere le fatiche che vorremmo evitare come occasioni autentiche che tu ci doni per imparare ad amare e a lasciarci amare, senza nulla in cambio.
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
SESTA STAZIONE
La Veronica asciuga il volto di Gesù
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso.
(Is 50, 6-7)
Meditazione:
Posso immaginare che non sia stato facile per questa donna avvicinarsi a Te per compiere questo gesto. Asciugare il volto di un condannato a morte poteva comportare certamente dei rischi...ma lei ha avuto il coraggio di esporsi e fare ciò che il cuore la invitava a fare.
Donaci la grazia Signore, di avere quell’umile coraggio...aiutaci a non stare lontano da chi soffre, spingici ad avvicinarci e confortare, aiutare e asciugare il viso di chi è nella fatica.
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
SETTIMA STAZIONE
Gesù cade la seconda volta
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti. (1Pt 2, 23-24)
Meditazione:
Quando noi veniamo scherniti o ci sentiamo sottostimati, il più delle volte si reagisce in termini sproporzionati rispetto all’offesa.
Non crediamo che il meglio per sé e per gli altri è risponder come Gesù, portando in un silenzio d’amore gli errori altrui.
Vivendo in tale modo, dopo essere stati noi stessi guariti da Gesù, diventiamo anche noi strumento di guarigione per i nostri fratelli.
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
OTTAVA STAZIONE
Gesù incontra le donne di Gerusalemme
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?". (Lc 23,27-28.31)
Meditazione:
Signore Gesù, nonostante le tue sofferenze hai la forza di consolare chi ha compassione di te!
Ci insegni a dimenticarci di noi stessi per amore dell’altro, chiunque esso sia, perché è anche nell’altro che si incontra te!
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
NONA STAZIONE
Gesù cade la terza volta
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua posterità? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per la colpa del mio popolo fu percosso a morte. (Is 53,7-8)
Meditazione:
Signore ma quante volte mi lascio umiliare, scelgo di tacere, di subire consapevolmente un torto? Sono sempre di più le volte che cerco di avere ragione, che argomento, che mi fermo alla sapienza umana. Ma per entrare nel Regno dei cieli devo avere il coraggio di superare questa sapienza, questa giustizia e imitare te che sei mite ed umile di cuore. Trasforma, con questa quaresima Signore, i nostri cuori da orgogliosi e infantili a coraggiosi ed adulti così che siano in grado di sopportare il male con amore.
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
DECIMA STAZIONE
Gesù è spogliato delle sue vesti
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Un branco di cani mi circonda, mi accerchia una banda di malfattori; hanno scavato le mie mani e i miei piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi stanno a guardare e mi osservano: si dividono le mie vesti, sulla mia tunica gettano la sorte. (Sal 22,17-19)
Meditazione:
Gesù, le tue vie non sono le nostre vie, ma tu ci mostri nei fatti fino a che punto può arrivare l’amore, quando è autentico. È, passo passo, rinunciare ad affermare in qualche modo sé stessi, perché l’altro possa avere la vita. È non avere paura di lasciar andare, di perdere. Tu Signore non hai considerato un tesoro geloso il tuo essere Dio ma hai spogliato te stesso diventando simile a noi fino a condividere con noi anche i bisogni più essenziali. Ma questo non è bastato per farci conoscere il tuo amore. Nel Vangelo ci dici che “Quando qualcuno ti vuole togliere la tunica tu dagli anche il mantello” (Mt 5, 40) e questo hai fatto fino a lasciarti portar via la stessa dignità di uomo; ma non quella di Figlio di Dio, amato. Fa Signore che ci lasciamo conquistare da questo amore, per perdere tutto ciò che ci impedisce di viverlo.
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
UNDICESIMA STAZIONE
Gesù è inchiodato sulla croce
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno". Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte. Sopra di lui c'era anche una scritta: "Costui è il re dei Giudei". (Lc 23,33-34.38)
Meditazione:
Lasciarsi inchiodare alla croce e soffrire così: rifletto su questo mistero Gesù ma, con la sola intelligenza non capisco, non accetto...non voglio credere che Tu, che ti proclami il figlio di Dio, possa aver accettato una simile spogliazione della Tua dignità invece di trionfare scendendo da quel legno, dimostrando a tutti il Tuo potere.
Soltanto con il dono della fede, unito al dono della ragione, posso comprendere che Tu hai accettato quella drammatica tortura per amore nostro. Sostienici Signore, aiutaci a confidare sempre nella provvidenza del Padre e nella grazia dello Spirito anche quando ci sentiamo inchiodati da ingiuste accuse.
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
DODICESIMA STAZIONE
Gesù muore sulla croce
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: "È compiuto!". E, chinato il capo, consegnò lo spirito. (Gv 19,28-30)
Meditazione:
Dopo aver bevuto tutto l’aceto, cioè aver preso su di sé tutto l’odio e il male e la morte del mondo, porta con sé una sete d’amore, che è ricevere amore dall’uomo, perché mettendosi nella condizione di lasciarsi amare diviene l’occasione propizia di poter Lui, Gesù, dare ulteriore e più grande amore.
Per cui Gesù porta con sé una sete che può essere estinta solo con l’amore, e per far sì che l’uomo lo possa amare, lo ama per primo offrendo la sua vita per amore nostro, e noi riamandolo disponiamo il nostro cuore a grazie sempre più grandi, perché le grazie del Signore non sono mai finite.
Sintetizzando il pensiero, Gesù si rende bisognoso dell’amore dell’uomo, perché l’uomo riceva amore da Dio. Questo è ancora un atto di umiltà di Dio perché Dio possa donare amore all’uomo.
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
TREDICESIMA STAZIONE
Gesù è deposto dalla croce
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. (Gv 19, 31-34)
Meditazione:
Ora hai offerto tutto, più di così non si poteva!!! Ferito nell’intimo del cuore perché il tuo amore non è stato e non è accolto! Il tuo cuore è ferito da una lancia che sembra averlo svuotato di tutto. Invece questa è una ferita d’amore che porta frutto, che rigenera, che risana che fa comprendere a chi ti ferisce che tu continui ad essere il Signore della sua vita!
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
QUATTORDICESIMA STAZIONE
Gesù è posto nel sepolcro
Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo - quello che in precedenza era andato da lui di notte - e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di aloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.
Meditazione:
In un giardino ha inizio la storia del peccato e in un giardino ha termine, perché lì dove è questo sepolcro nel quale nessuno è mai entrato, tu hai vinto per sempre il male, risorgendo. Donaci Signore di accogliere questo dono nella nostra vita, perché tu ci vuoi tutti salvi, ma uno ad uno, personalmente.
Noi possiamo collaborare alla salvezza accogliendoti come Salvatore della nostra vita e non aspettandoti come Dio degli eserciti che debella il male del mondo senza la nostra collaborazione. Grazie Signore Gesù per questo dono d'amore.
Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
Preghiamo
C. Mio Signore e mio Dio, credo alla tua risurrezione e voglio vivere alla tua presenza per non considerarmi mai solo e abbandonato. Scenda, o Padre, la tua benedizione su di noi che abbiamo commemorato la passione e morte del tuo Figlio nella speranza di risorgere con Lui. Venga il perdono e la consolazione, si accresca la fede, si rafforzi la certezza della redenzione eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Signore ci benedica ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
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